Che cosa sono i probiotici e a cosa servono









Il termine Probiotico è riservato a quei microrganismi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l’organismo.
Ai microrganismi probiotici sono stati attribuiti molti effetti benefici sul microbiota intestinale (io qui metterei il link che va all’articolo di Ilaria), in primis un’azione equilibratrice.


I probiotici possono essere presenti negli alimenti o utilizzati per la formulazione di integratori. In entrambi i casi, questi microrganismi per svolgere l’azione probiotica devono essere:

- attivi e vitali a livello intestinale;
- devono essere in grado di oltrepassare stomaco e intestino, quindi resistere ai succhi gastrici e pancreatici;
- devono persistere temporaneamente nell’intestino, moltiplicarsi e esercitare un’azione di equilibrio sulla microflora intestinale mediante colonizzazione diretta;


La quantità minima di microrganismi probiotici che deve essere presente nell’alimento o nell’integratore al fine di ottenere questi effetti, è di 10 9 cellule microbiche vive assunte giornalmente. Inoltre, le linee guida sui probiotici del Ministero della Salute, indicano come unico claim consentito “Favorisce l’equilibrio della flora intestinale”.

Gli alimenti probiotici, oltre alle normali attività nutrizionali, sono in grado di promuovere e migliorare le funzioni di equilibrio fisiologico dell'organismo, favorendo l’equilibrio della flora intestinale. Tra gli alimenti che hanno questa proprietà, troviamo i cibi fermentati (thé kombucha, miso, kefir, tempeh e crauti), lo yogurt e alcuni latticini.

Fonti:
Ministero della Salute, Linee guida su Probiotici e Prebiotici. 2018 

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