Integrazioni in gravidanza: a cosa stare attente?


Alimentazione e stile di vita hanno sempre un ruolo importante, a maggior ragione quando si inizia a 

programmare una gravidanza, sia per la salute della donna che quella del nascituro.

L’alimentazione della donna in gravidanza non si discosta molto da quella di altri periodi della vita, 

purché la donna abbia già una buona educazione alimentare. 

 

Gli interventi di promozione della salute materno-infantile devono iniziare quindi prima della gravidanza:

è necessario quindi adottare un sano stile di vita, indipendentemente da una probabile gravidanza e/o 

in previsione della stessa.

In gravidanza una dieta sana e equilibrata è indispensabile e risulta la prima linea di intervento per 

garantire un’adeguata assunzione di macronutrienti e micronutrienti. Un atteggiamento nutrizionale 

corretto quindi non può mai essere trascurato dalla gestante.

 

Per soddisfare i fabbisogni di macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) in gravidanza spesso 

non è necessario ricorrere ad un aumento delle quantità soprattutto nei primi mesi e per alcuni dei micronutrienti, 

se si adotta una dieta sana ed equilibrata,  mentre nel caso dell’adeguata assunzione di micronutrienti, 

non è così.

 

In gravidanza è fondamentale la regolare supplementazione di acido folico, che è in grado di ridurre 

i difetti del tubo neurale, oltre che di altre malformazioni e che deve iniziare prima del concepimento. 

Infatti la sola alimentazione potrebbe non essere sufficiente e coprire il fabbisogno quotidiano di Folati,

che in questa fase è particolarmente elevato.

Secondo le raccomandazioni ai fini di un corretto sviluppo fetale la dieta deve essere particolarmente 

abbondante di alimenti ricchi di Folati, principalmente frutta, verdura, cereali integrali e legumi ed

 è necessario assumere un supplemento di 400 mcg al giorno di acido folico almeno un mese

 prima del concepimento, fino alla fine del primo trimestre di gravidanza.

E’ sempre raccomandabile che la supplementazione in gravidanza sia sempre stabilita sulla base 

di una valutazione clinica individuale, che oltre alla prescrizione medica, preveda un monitoraggio costante. 

 

La gravidanza comporta necessità superiori di assunzione di calcio, perché ogni giorno sono 

necessari 200 mg di calcio per la crescita dello scheletro del feto. Le donne in gravidanza che 

hanno livelli adeguati di calcio non devono assolutamente integrare il calcio, ma basterà il solo 

apporto dato da una dieta bilanciata.

 

Il ferro è un altro micronutriente critico, i cui bisogni in gravidanza sono quasi raddoppiati rispetto 

alla donna adulta. La carenza di ferro in gravidanza induce difetti nella crescita fetale, aumenta 

il rischio di parto pretermine e basso peso alla nascita, oltre che di anemia sideropenica.

Tuttavia la supplementazione di ferro non è prevista per tutte le donne in gravidanza, come 

nel caso dell’acido folico, ma solo in alcuni casi, come in caso di anemia sideropenica. 

 

Per quanto riguarda lo Iodio, un’alimentazione sana e bilanciata conferisce il giusto apporto di 

questo micronutriente, anche se, come per la popolazione generale, in gravidanza può essere 

caldamente consigliato l’utilizzo di sale iodato per garantire lo corretta produzione tiroidea 

da parte della madre e del feto, oltre che un corretto sviluppo del sistema nervoso dello stesso.

Ovviamente anche in questo caso è necessario evitarne un uso eccessivo e la donna deve già aver 

acquisito nozioni di educazione alimentare sul consumo di sale. 

 

La supplementazione in omega 3, invece, potrebbe essere richiesta nelle donne gravide che escludono 

il pesce dalla loro dieta. Lo sviluppo neurocognitivo del feto ha estremamente bisogno di questi 

acidi grassi essenziali, cioè non auto-prodotti dall’organismo, soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza. 

 

Nella prima fase della gravidanza inoltre la Vitamina D favorisce l’impianto embrionale e modula 

il sistema immunitario. La corretta assunzione di Vitamina D dipende dall’esposizione solare, 

dalla dieta e oltre che da fattori endogeni ed esogeni. 

La supplementazione di Vitamina D in gravidanza in Italia non sembra essere necessaria in tutte 

le donne, ma può essere consigliata dopo un’attenta valutazione caso per caso.

 

Infine, le donne in gravidanza devono essere informate che l’eventuale supplementazione in vitamina A,

 senza consiglio medico, deve essere assolutamente evitata, in quanto potenzialmente tossica in gravidanza. 

 

In conclusione, è caldamente sempre consigliato assumere integratori o supplementi in gravidanza,  

sempre sotto consiglio medico o del proprio ginecologo. 





Bibliografia e Sitografia 


Fondazione Confalonieri (SIGO, AOGOI, AGUI), Raccomandazioni Nutrizione in gravidanza e allattamento. 2018


CREA, Linee Guida per una sana alimentazione. Revisione 2018 

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